Si
fa un bel parlare di Governo impegnato ad abbassare le tasse, Governo
che si ostina a non voler mettere mani nelle tasche degli italiani,
ma anche a voler credere ai tanti proclami che ci vengono annunciati,
un solo dato basta per capire che la fandonia che le tasse sono state
abbassate ce la da un inchiesta della Confartigianato quando ci dice
che una pmi su due in Italia chiede un prestito
che poi difficilmente
ottiene col solo scopo di pagare le tasse.
Poichè
l'alternativa è quella di chiedere una dilazione alle Agenzie delle
Entrate, verso quest'obbiettivo si sono orientati oltre 615.000
imprese escluse dal sistema del credito in Italia, col risultato che
secondo la stessa inchiesta almeno 40.000 imprenditori non solo non
son riusciti ad ottenere un prestito, ma non son riusciti neanche a
mantenere l'impegno con l'Agenzia delle Entrate, tenendo fede alla
rateizzazione loro accordata.
Tutto
ciò anche in visione di un altro dato importante, per il 74% delle
imprese in un anno la pressione fiscale è addirittura aumentata di
oltre il 20%. L'aumento della pressione fiscale per le imprese in
Italia ha comportato un ritardo delle aziende nel pagamento dei
propri fornitori, è successo a quasi 4 aziende su dieci, mentre
quasi 3 aziende su dieci ha
dovuto rinunciare ad avviare nuovi investimenti in azienda o
rimandarli a tempi migliori. Il risultato ha influenzato
negativamente anche l’occupazione, con il
16% delle imprese che ha rinunciato ad assumere personale, nonostante
il Jobs
Act
e
il
14% costretto a licenziare i dipendenti o
a
ricorrere
agli ammortizzatori sociali. Questo
era il Governo che doveva rottamare la vecchia politica per
traghettarci verso la modernità. Questo è invece il Governo che
dovrebbe essere rottamato da subito, per sperare di non colare del
tutto a picco!
Giuliano
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